venerdì 22 novembre 2013

BRESCIA- FRANCIACORTA- CAZZAGO SAN MARTINO (BS)- STEMMA DEI CAZZAGO

La piccola chiesa di Santa Giulia in Cazzago San Martino, nella Franciacorta bresciana, vanta esistenza praticamente millenaria. La sua storia è legata a doppio filo a quella dell'abbazia di Cluny e la sua intitolazione non può non richiamare alla mente quella del grande monastero dei S.S. Giulia e Salvatore in Brescia. I De Cazago ne figurano come "patroni" già dal 1313. E fu nel XVIII secolo che l'ultima discendente di quel ramo confluì nella famiglia dei Conti Bettoni e da allora S. Giulia appartiene a questi ultimi. Proprio la Contessa Bettoni nel 2006 si operò perché la chiesetta fosse inserita nella Federazione Europea dei siti cluniacensi. Quando io ho eseguito queste foto, la piccola cella ne faceva ancora parte (23 Luglio 2013) come testimonia il cartello. E' del 3 Settembre di quest'anno la notizia che il Consiglio Comunale, data l'inagibilità dell'edificio destinata a perdurare e a non essere sanata in tempi brevi (nonché iniziata tre anni fa), ha deciso di estrometterlo da tale circuito ritenendo la cosa "superflua" a causa della suddetta inagibilità. Una breve storia della chiesa si può trovare qui:http://www.fondoambiente.it/upload/oggetti/Cappella_Bettoni_Cazzago.pdf

I Cazzago, come detto ora confluiti nei Bettoni, sono una delle famiglie bresciane più antiche e potenti. Di loro si scorgono le origini già nell'XI secolo e si sa che fossero legati all'imperatore tramite vincoli feudali. Nobili rurali figurano ovviamente nella Matricola Malatestiana del 1406 e tra i firmatari del patto con Venezia del 1426 (con Cazzaghino Cazzago). Ovviamente furono patrizi bresciani prima della "Serrata" del 1488, figurano ancora nel Libro d'Oro della nobiltà bresciana, nei "processi di nobiltà" del 1608-1620 raccolti dal Gelmini, nel "Catastico dei fuochi delle famiglie nobili di Giovanni da Lezze (1609-10. Oltre che ovviamente in Cazzago, in questo testo sono segnalati in persona del Kav. Cazzago in Città, nella Quadra prima de S. Alessandro, parrocchia di S. Alessandro) e nelle "Casate Bressane" di Pandolfo Nassino ("Cazagi"). 

Lo stemma è assai particolare: d'azzurro, ad una stella di otto raggi circondata da altrettante stelle più piccole*, pure di otto raggi, e caricata in cuore da un leone con testa e collo in forma di giglio, d'argento collarinato di verde. Si accettano ovviamente blasoni migliori. 
* oppure: ...stella di otto raggi, alternati da altrettante stelle più piccole, ecc...

Vi sono differenze formali non di poco conto. Innanzitutto il leone. Gli stemmari lo riportano tutti d'azzurro, cioè "del campo". Non ci pare depigmentazione (né che il collare sia un residuo dell'azzurro originario), ma lascio questa come mia ipotesi. Secondariamente, il numero dei raggi delle stelle. Solitamente non pongo troppo peso a questo particolare, assai fluttuante. E' solo che in questo caso il numero dei raggi della stella-madre determina anche il numero delle stelline, il ché ha un altro peso. Nell'esemplare da me fotografato sono otto raggi e otto stelline di otto raggi(tuttootto). Il Della Corte (Famiglie, cit.) lo riporta (e lo blasona) con una stella di sei raggi e altrettante stelline con altrettanti raggi (tuttosei), mentre il Da Ponte (Ms. FVIII8, Bibl. Civica Queriniana, BShttp://queriniana.comune.brescia.it/ ) prende una via di mezzo: stella centrale a otto raggi, e otto stelline ma con sei raggi! Ma dello stemma dei Cazzago riparlerò nella parte due chiedendo, a chi vorrà darla, un'opinione su esemplare rinvenuto in un libro e per me (ma questo conta poco) di assai incerta attribuzione.

AGGIUNTA IMPORTANTE: IL GELMINI, NEL SUO DESCRIZIONI DI ARMI GENTILIZIE BRESCIANE (Ms. EVIII2, Bibl. Civica Queriniana, BS http://queriniana.comune.brescia.it/ ) coevo dello stemmario Da Ponte di cui abbiamo postato l'arma Cazzago) DA' STEMMA DIVERSO: "La famiglia Cazaghi porta d'azzurro con 5 stelle d'oro una, due e due, et una nel mezzo grande, sormontata da un giglio dello stesso metallo. 
QUINDI QUI PARREBBE CI FOSSE UNA STELLA ASIMMETRICAMENTE CIRCONDATA DA 5 STELLINE CON CARICATA (SE IL "SORMONTATA" QUI VOGLIA DIRE QUELLO E NON GIA' UNA FIGURA POSTA AL DI SOPRA DELLA STELLA MEDESIMA) DA UN SEMPLICE GIGLIO, TRA L'ALTRO D'ORO COME LA STELLA, COSA CHE FA PENSARE CHE IL "SORMONTATA" SIA UTILIZZATO IN MANIERA CORRETTA PER INDICARE UNA FIGURA SOPRA (NEL SENSO DI "PIU' IN ALTO") E NON SOVRAPPOSTA (difficile sovrapporre due figure dello stesso smalto, senza almeno bordarne una con altro smalto).















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