giovedì 12 ottobre 2017

STEMMARIO VERONESE ARMA BECELLA? (VIA QUATTRO SPADE VERONA)


Verona, centralissima Via Quattro Spade. Faccio notare a mia suocera uno stemma abraso sopra ad un portone. Mi chiede se voglio una sua foto: Io dico: “Mah… mi sa che è inutile…non si vede nulla…sì, no, sì, no…”. E lei fa: “Magari poi ti serve”. E io, poco convinto: “ok falla”. Ingrandendo scorgo un contorno…una specie di leone tenente tra le branche anteriori, in maniera classica, qualcosa. Tramite cellulare riesco a consultare in tempo reale il non certo affidabilissimo “Insignia nobilium veronensium et vicentinorum”, il Fugger classificato come 276 nella BSB. Fortunatamente già alla lettera “B” trovavo qualcosa di simile: potrebbe essere appartenuto ad un membro della famiglia BECELLA, lo stemma (ex stemma…) in questione? Il De Betta parla di un Tomaso Becelli:  dice che la “cosa” tenuta dal leone è un “ramo fiorito di verde fiorito d’oro”; dice che il Crollalanza la considera invece una rosa d’argento stelata e fogliata di verde; riproduce stemma simile a quello del cod. Fugger 276, ma non cita questo di Via Quattro Spade, probabilmente già illeggibile ai suoi tempi, a meno di salire su una scala, potendolo così osservare da vicino. A inizio Novecento non c’erano cellulari e obiettivi, non la possibilità di attribuzione ad una famiglia nel giro di dieci minuti tramite “dispositivi mobili” e senza la consultazione in biblioteca di voluminosi stemmari (cosa, comunque, di per sé inarrivabile, dal punto di vista emotivo). La morale è che la High-Technology è anche al servizio dell’araldica? No: è che mia suocera ha sempre ragione. 






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