martedì 24 gennaio 2017

STEMMARIO VALSABBINO
NOZZA DI VESTONE (BS) ABITAZIONE PRIVATA, CAPPA DI CAMINO:

STEMMA FRIGERIO?

Il 22 di Ottobre 2014 (era un pomeriggio lucente e stranamente freddissimo, come quelli di questi giorni), avevo occasione, grazie ad un’amica, di osservare questo caminetto (foto 1-2-3-4), in un appartamento privato in quel di Nozza (ora frazione di Vestone -BS-).
Tempo dopo incappavo in stemma simile, ma, diciamolo subito, non identico (e in seguito analizzeremo le differenze) facendo scorrere l’Armerista Bresciano del Della Corte (foto 5), il testo del Piovanelli sulle famiglie valsabbine (foto 6), e quello che lo stesso autore scrisse insieme al Mussato sui Gambara e altre famiglie (foto 7). In filigrana, sulle foto relative, troverete i dettagli bibliografici di tutte e tre i testi). Affermo, a questo punto, di non sapere quale sia la fonte da cui il Piovanelli e il Mussato traggano la loro fotografia dello stemma Frigerio (identica in entrambi i testi), ma non mi pare che quello in essa ritratto sia testimone inappellabile, anzi mi sembrerebbe di fattura assai recente e questo potrebbe (salvo smentite, ovviamente) far sì che la sua perfetta aderenza all’arma illustrata dal Della Corte, possa derivare da una semplice copiatura di quello da questa. Il Della Corte medesimo, tra l’altro si contraddice, perché nel suo disegnino (come nello stemma riprodotto dal Mussato e Piovanelli) sia l’aquila che la lupa (così vi è definita *) appaiono d’argento, ma nel blasone, il medesimo autore parla di lupa al naturale e aquila di nero. Quando sbaglia il Della Corte? Nel disegno (e allora potrebbe darsi che l’autore dello stemma riprodotto dal Mussato e dal Piovanelli sia stato tratto in inganno qualora l’avesse preso a modello della sua realizzazione) o nel blasone (e allora lo stemma “Mussato-Piovanelli” potrebbe cantare le sue ragioni?).
Se la lupa fosse al naturale e l’aquila di nero, la difformità cromatica dello stemma da me fotografato si ridurrebbe -si fa per dire- alle stelle (di rosso nei testi, d’oro nello stemma da me scovato). La fascia è un verde-azzurro che in base alla luce e all’angolo di visualizzazione sa tendere ancor più al verde (confermando quindi quanto si dice nei testi citati) di quanto già non faccia nelle immagini che ripropongo qui.
Oltre la cromia vi sono differenze anche nelle figure. Considero di poco conto, come sempre faccio quando il quadro d’insieme me lo consente, quelle relative al numero di punte delle stelle e il fatto che nello stemma del caminetto la fascia appaia centrata come invece non accade nelle riproduzioni testuali (spesso, anche in epoche meno recenti di questa realizzazione, l’arcuare la fascia fungeva da “illusionismo” per dare un senso di rotondità allo scudo). Valuto assai più importante, invece, che nell’arma da me riprodotta gli astri “accompagnino” (o "circondino") il canide, essendo poste, come questo, all’interno della fascia, mentre negli stemmi riprodotti dal Della Corte, Piovanelli e Mussato, esse “accompagnino” tutta la fascia caricata dalla lupa, in quanto poste al di fuori di essa, in punta di scudo. Non va però sottovalutato un particolare a favore, vale a dire quello che, in tutti i casi (caminetto e testi), però, le stelle medesime finiscano per essere “male ordinate” (cioè disposte 1 e 2, procedendo verso il basso**), anche se per quelle poste in fascia nell’arma di Nozza, non si sarebbe potuto fare altrimenti per ragioni di spazio.
Insomma di elementi differenti tra stemma da me immortalato e stemmari ce ne sono (diversi smalti delle stelle, mentre è assai dubbio ve ne siano per ciò che riguarda gli smalti di aquila e lupa; differenze di posizionamento delle stelle; lasciando da parte fattori minori come il numero di raggi delle stelle stesse e la centratura della fascia) ma non ne esagererei l’importanza, considerando invece: 1) che riproduzioni non del tutto aderenti ad altri modelli (e in questo caso: quale potrebbe essere il modello corretto? Quello del caminetto o quello riportato dai libri?) sono sempre in agguato, specie per armi di famiglie non universalmente notorie; specie in realizzazioni recenti; specie in aree geografiche comunque marginali e in manufatti posti in ambientazioni del tutto “private”; 2) che gli elementi a favore sono: conferme degli smalti del campo, della fascia e probabilmente anche dell’aquila e della lupa; perfetta aderenza degli elementi costituenti l’arma e cioè aquila, fascia, lupa, stelle.

C’è di più e potrebbe essere decisivo: tutti i testi da me consultati, ritengono quella dei Frigerio come una delle più importanti famiglie di Nozza, luogo dove, ricordiamolo, il caminetto in questione è situato, e si presuppone (il Della Corte lo suggerisce in forma dubitativa, il Mussato e Piovanelli sfoggiano certezza) che discendano dallo stesso ceppo dei Frigerio trentini. Ebbene, l’amica che mi ha condotto nell’abitazione di Nozza, riconosce in un armadio di sua proprietà, identici stile ed epoca di esecuzione del caminetto in questione. L’armadio (conti questo tanto o poco) proviene dal Trentino. La discussione, se si vorrà, è aperta.

* Non so da dove il Della Corte tragga certezza su sesso e natura dell'animale. Fosse davvero una lupa, vi sarebbe ulteriore conferma dell'approssimazione con cui sono stati resi tutti i reperti qui esaminati (caminetto e testi, col beneficio del dubbio per questi ultimi, visto che non sono possibili ingrandimenti dettagliati) in quanto araldicamente la lupa si distingue dal maschio per la realizzazione di "evidenti mammelle" (cit. Gorra. il Crollalanza non evidenzia tale aspetto ma dice che gli stemmi con la lupa sono rarissimi). Non solo, il lupo "passante" (cioè in atto di camminare) dovrebbe essere riprodotto con coda pendente (come accade nella lupa di uno stemma dei Lupicini-Lattanzi visibile qui http://www.sandrobassetti.it/monterubiaglioportale/ospiti.html) cosa che non accade in nessuna delle armi qui visionate.

** Andando ogni scudo a restringersi verso la punta, la “regola” vorrebbe che le figure che caricano in numero il medesimo (tre stelle, sei rose, dodici bisanti…) decrescessero in quantità, procedendo dal capo alla punta, progressivamente (tre stelle poste 2,1; dieci rose poste 4,3,2,1; ecc.). Nei casi come le stelle dei Frigerio invece (tre stelle poste 1,2), a fronte del consueto restringimento in punta da parte dello scudo, siamo in presenza di figure che, procedendo dal capo alla punta stessa, aumentano in numero, “contraddicendo” in tal modo la forma dell'arme, e quindi dette, per tale motivo, “male ordinate”.









venerdì 20 gennaio 2017

STEMMARIO GARDESANO. DESENZANO E MONIGA.

DESENZANO (BS) VIA STRETTA CASTELLO 21 (foto 1-2-3:SI VEDANO ANCHE POST DEL 7/10/13 E 6/6/16 QUI https://www.facebook.com/groups/211814768987383/search/?query=segala, RIGUARDANTI STEMMI SEGALA IN BARGHE-BS- E IN ARCO -TN-).

Stemma parlante dei SEGALA. Si noterà la differenza formale tra le varie armi , non so se dovuta a differenziazione di rami familiari o a semplici “libertà” dell’esecutore. Come già detto nel post del 2016, tra l’altro, penso, chissà se a ragione o torto, che i Segala trentini e quelli di Barghe/Desenzano possano essere famiglie del tutto distinte, ma ovviamente è solo una supposizione. Il De Betta segnala altro stemma Segala in quel di Verona, un d’azzurro al covone di segala d’oro, attraversato da una fascia di rosso (o di rosso, caricata di tre stelle di sei raggi, d’argento). Anche qui, probabilmente, si tratta di altra famiglia. Ulteriore stemma è in Salò (appena lo catturo lo pubblico, ma per la cittadina in questione avrei in mente un post a parte). Sia lo Stefani che il Piovanelli concordano nell’identificare in Lonato, il paese di origine della famiglia (ci si riferisce qui a quella relativa agli stemmi di Desenzano e Barghe).

PER I PROSSIMI DUE STEMMI AGGIUNGO IL PUNTO DI DOMANDA A FIANCO DEL COGNOME IN QUANTO L’ATTRIBUZIONE E’ DATA DAL PIOVANELLI, MENTRE LO Stefani A MENO DI MIE SVISTE, NELLA SUA RECENTE OPERA DA ME PIU’ VOLTE CITATA E CONSULTATA NON RIPORTA NE’ ARMA NE’ COGNOME MEDESIMO, NEMMENO NELLA SEZIONE DEDICATA AGLI STEMMI NON IDENTIFICATI. NEL CAFFE' ARALDICO (VERSIONE F.BOOK DEI QUADERNI ARALDICI) CHIEDO QUINDI LUMI A QUEST’ULTIMO.

DESENZANO (BS) STEMMA CAVALLINI? (foto 4-5-6-7)
DESENZANO (BS) STEMMA GAROFALI? (foto 8-9-10).
DESENZANO (BS) ARMA CIVICA (foto 11-12-13)
MONIGA DEL GARDA VIA VOLTO 25 (BS) STEMMA CHIAPPINI (foto 14-15-16-17-18-19-20)