mercoledì 13 aprile 2016

STEMMI IN VERONA: 11) SAN ZENO STEMMA FIORIO/FLORIO (fotografati il 22 Luglio 2011)
Questi stemmi assai poco leggibili, mi hanno impegnato un po' di più per quanto concerne la loro assegnazione. Non credevo che il De Betta li riportasse, ma invece, dopo una piccola ricerca tra la sezione delle tavole disegnate, mi è stato possibile individuarli, grazie al particolare che meglio spicca dalle foto e cioè la testa bicipite dell'aquila, patrimonio araldico peraltro non certo ascrivibile ad una sola famiglia, in ambito veronese. Comunque sia il citato De Betta assegna quest'arme alla famiglia Fiorio/Florio, anche se per i soli Fiorio restituisce anche arma diversa (simile alla nostra, ma con un cigno o un drago, nascenti dalla partizione, anziché la sunnominata aquila bicipite). Il blasone del De Betta ci riporta un'aquila bicipite coronata nella prima sezione del troncato (da lui sempre chiamato "spaccato"), e una banda scaccata "colle due rose. Scolpita in doppio su una lapide murata sotto i chiostri di San Zeno." Giacchè parla sicuramente di quanto da noi fotografato e che qui riportiamo, va detto che noi siamo assai più d'accordo con il Gianfilippi, che vede sì una banda accostata da due rose, ma non scaccata, bensì nebulosa (minuta). Lo stesso Gianfilippi non è chiaro però quando parla di "banda d'argento caricata da una banda nebulosa d'oro". Forse intendeva una banda nebulosa d'oro, bordata d'argento (o d'argento ripiena nebulosa d'oro? Boh…) Comunque sia l'autore chiarisce come la prima sezione del troncato fosse d'oro, con l'aquila nera coronata del campo, e la seconda di rosso con la "banda d'argento caricata da una banda nebulosa d'oro" di cui abbiamo appena detto, accostata da due rose d'oro. Ma altro araldista, il Verza, riporta una variante in cui il campo della prima sezione non è d'oro ma di verde. (cfr. Armerista Veronese, di Ottone de Betta, a cura di Giorgio Giulio Sartor, cit. pagg. 88 e 263 scheda III tav. 29).

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