martedì 28 aprile 2015

Scopro da "Le grandi famiglie di Firenze" di Marcello Vannucci (Newton & Compton, 1983) che "gli Acciaiuoli erano arrivati a Firenze, dal nord Italia, parrebbe da Brescia, era accaduto nel Mille o poco più, e rapidamente si erano fatti fiorentini a tutti gli effetti "(pag. 12).
Una notizia messa lì en passant, senza ulteriori approfondimenti.
Metto qui una breve suggestione, che, come sempre, i più esperti che passano da queste parti, potranno commentare o contraddire, portando invece dati certi.
Lo stemma degli Acciaiuoli, in realtà, parrebbe proprio voler rimandare ad una loro origine bresciana, con quel d'argento al leone d'azzurro, che ricorda da vicino l'arme civica bresciana, ivi compresi i "particolari", come il fatto di essere armato (unghie di smalto diverso dal resto) e lampassato (lingua di animale munito di denti, di smalto diverso dal resto) di rosso (unica eccezione in tal senso, l'assenza, nello stemma fiorentino, della coda rossa, che comunque non è caratteristica che si ritrovi sempre nemmeno nello stemma bresciano e anzi, nella celebre raffigurazione del Broletto -foto 3, da mio archivio- essa è assente). Certo è che se così fosse, il "ricordo" araldico delle origini bresciane degli Acciaiuoli sarebbe dovuto essere successivo alla loro partenza dalla città lombarda e del loro approdo in quel di Firenze, avvenuto come detto probabilmente intorno al Mille, e questo non solo perché. all'epoca, di araldica non si parlava proprio, ma anche perchè, come ha ipotizzato in maniera assai convincente Marco Foppoli nel suo Stemmario Bresciano (pagg. 34 e seguenti; pagine imperdibili per chi voglia indagare in maniera seria sulle possibili origini dell'arma bresciana, ché a tal proposito di favole e baggianate dal '600 in poi -anche in piena fine di XX secolo- se ne sono sentite abbastanza), non è assolutamente pacifico che il primo stemma "Comunale"di Brescia sia stato l'attuale leone, ma che anzi, inizialmente, esso potesse essere stato rappresentato da un fasciato d'argento e d'azzurro (nel testo si tratta anche dell'evidente similitudine di questo stemma con quello dei Maggi -e Berardo Maggi fu Signore di Brescia-, delle possibili dipendenze reciproche, ecc.), mentre quello munito di felino avrebbe avuto la funzione di stemma del "Popolo". Come accaduto in altre Città, poi, solo in epoca successiva esso avrebbe sostituito il primo (mantenendone però gli smalti) come arma del Comune (va detto che il Foppoli, vaglia ogni possibilità, e quindi anche quella che lo stemma del Popolo fosse il fasciato e lo stemma con il leone già originariamente del Comune). Le prime testimonianze dell'arma "leonina" come stemma di Brescia risalgono se non erro, a metà del '300. Se (si ribadisce il se) la famiglia in questione adottò il felino come "ricordo" delle sue origini (intendendo il leone come stemma del "Comune", rimanendo all'interno del discorso inaugurato dal Foppoli) dovette farlo a partire da questo periodo, dopo oltre trecento anni di permanenza in terra toscana, fatto salvo il discorso che nulla impedisce di pensare che questo tipo di stemma fosse già in voga in Brescia, con questa funzione, in un periodo precedente rispetto a quanto le scarse testimonianze indichino attualmente (metà del Trecento, come appena detto). La presenza della bandiera seminata di gigli, la cui asta è tenuta dal leone, nello stemma degli Acciaiuoli, come ci dice lo stesso Vannucci (pag. 18), sarebbe aggiunta successiva, ma non si spiega successiva a "cosa" e successiva a "quando" (e qualora si appurasse una dipendenza dello stemma toscano da quello bresciano, sarebbe quanto mai interessante chiarire questi dubbi, proprio alla luce delle tesi presenti nello Stemmario Bresciano e qui esposte succintamente), visto che anch'essa sarebbe risalente, secondo il citato autore, al XIV secolo, allorchè Niccolò fu nominato Sinisalco di Napoli. In realtà come si evince anche da http://www.archiviodistato.firenze.it/ceramellip…/index.php… (da cui l'immagine 1 è tratta), le varianti (alcune confermate anche nel sito come derivanti da concessioni, altre no) sono molteplici; e ancora nel '500 (figura 2, tratta da http://www.christies.com/…/a-polychrome-glazed-circular-ter…; se avete 82.000 $ che avanzano è vostra...) si incontravano rappresentazioni dello stemma senza la bandiera (sempre che l'attribuzione familiare data alla terracotta in questione sia appropriata).


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