venerdì 28 marzo 2014

BERGAMO. SCOTTI?

Tanto per ribadire che sono gli stemmi che ti trovano e non viceversa...ecco qua cosa fotografava mia moglie (ebbene sì... sono un uomo orribile) in Bergamo, credo nello stesso momento in cui Tiziana Pompili Casanova fotografava (o quanto meno postava qui) lo stemma Scotti di Vigoleno (post del 18 Marzo 2014). L"inversione" da banda a sbarra non lo reputo un problema: in realtà tanti di questi "problemi" sono tali solo per noi moderni... tipo mettersi a contare il numero di p...unte di una corona, o altre amenità del genere. Comunque, tanto per essere pignoli, come si potrà osservare, oltre a quella in banda, anche lo stemmario da me consultato prevede un'arma con la sbarra. Esso tra l'altro restituisce sempre una sbarra/banda d'oro, ma in questa pagina: http://blasonariopiemontese.xoom.it//blasonpiemon/Pagina8a.html
si potrà notare la versione corretta, o quanto meno corrispondente alla "mia", cioè quella con la pezza d'argento. Oh...poi se non fosse "Scotti", parlate eh...
Lo stemma dipinto è tratto da Stemmi delle Famiglie Bergamasche di Cesare de Gherardi Camozzi Vertova, S.E.S.A.A.B., 1994 Bergamo.
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lunedì 10 marzo 2014

L'AMICO BISTRATTATO: IL BLASONE.

Chiedo scusa preventivamente per ripetizioni o passaggi oscuri ma scrivo di getto, per una volta.

Se voi faceste parte di un gruppo, pagina, forum, quel che volete, che trattasse di storia dell'arte, non storcereste il naso se il relativo linguaggio tecnico  fosse utilizzato in maniera pesantemente approssimativa, del tutto errata; con noncuranza della cosa come se l'uso appropriato del linguaggio medesimo fosse fenomeno del tutto trascurabile o inutile? Io penso di sì. Invece con il blasone si può fare ciò che si vuole e se qualcuno tenta una miglioria di una descrizione di stemma altrui, scatta l'offesa insanabile (permalosetti molti araldisti o araldofili, non trovate?). Badate (e chi mi conosce non può nutrire dubbi su questo),non si tratta della sindrome da primo della classe (!!!! nel mio caso quanto mai inappropriata, visto che semmai sono l'ultima ruota) o della maestrina con la matita rossa e blu, è solo che vedo sempre più un comportamento del tipo: vabbè guarda che bella foto che ti posto e non rompere che il blasone non è importante, e quindi se me ne snoccioli  uno migliore sei solo un maniaco che meglio non ha da fare. E così per paura dell'"offesa insanabile" mi debbo sorbire (è esempio di pochi minuti fa, in altra sede) "un leone addestrato" (addestrato da cosa?!?!?!) solo per dire che è un leone rivolto verso destra araldica (e quindi un semplice "leone e basta") o scambi tra vaiati a onde (sic) anziché nebulosi minuti o ancora figure "dall'uno all'altro" che diventano dell'uno nell'altro", ecc. ecc. Io ritengo che questo comportamento di chiusura verso un dibattito sul blasone sia sbagliato e vi assicuro che di correzioni anche pesanti, ai blasoni che tento ne "subisco" tutti i giorni, eppure la mia permalosità cede sotto i colpi della convinzione che io stia imparando qualcosa di importante, assolutamente indispensabile per il fenomeno araldico e non una sua appendice inutile e fastidiosa.