giovedì 24 luglio 2014




Il mio amico Pietro Bonardi mi ha inviato questa foto (lo fa sempre quando è in giro) (foto 1). Si tratta dello stemma presente sul palazzo Monti della Corte in Nigoline di Cortefranca. Sia i Monti che i Della Corte erano nobili patrizi presenti nel Nobile Consiglio di Brescia sin da prima della "serrata" del 1488. I Monti ereditarono "eredità e memorie" dei della Corte (che il Guerrini vuole discendenti degli Oldofredi d'Iseo e dei Suardi) aggiungendone "il cognome e talvolta lo stemma" (il virgolettato è tratto da: A.A. Monti della Corte, Il patriziato bresciano, Geroldi BS). Altrove, l'autore citato ci informa che "dopo l'aggiunta del cognome Della Corte autorizzata con D.R. del 25 Giugno 1925, lo stemma Monti è spesso partito o inquartato con quello dei della Corte d'Iseo*" (*poche pagine più avanti l'autore stesso ripete la stessa frase a parti inverse e cioè affermando che dopo l'aggiunta del cognome Monti a quello Della Corte, ecc.ecc. In tal caso però la data dell'Autorizzazione slitta di un anno esatto:il 25 Giugno 1926.) Nell'esemplare di Nigoline, lo stemma appare proprio partito, in destra araldica (sinistra per chi guarda) lo stemma parlante dei Monti (con il volatile stante su un monte all'italiana) e a sinistra quello dei Della Corte. Si noti il "filetto" che separa la colomba dal monte, separazione presente che appare anche su uno stemma moderno posto su di una vetrata e da me fotografato in Via Cattaneo (credo) (foto 2), e al contrario di ciò che appare nell'elemento araldico sempre fotografato da me nel medesimo palazzo (foto 3). Le foto dei disegni sono tratte dal già citato "Le famiglie del Patriziato" del Monti Della Corte.

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